Ho deciso di dedicare uno spazio nel mio blog ad una specialista. Vi presento la Dott.ssa Emanuela Groccia, libera professionista nel trattamento logopedico di patologie dell’etá evolutiva e dell’età adulta e geriatrica.
Laureata all’Università di Roma TOR VERGATA con sede I.R.C.S FONDAZIONE SANTA LUCIA. Successivamente ha frequentato un master in neuropsicologia dell’età evolutiva alla Lumsa.
Per chi desiderasse maggiori informazioni potete contattarla al numero: 320/7537592
Ho fatto alcune domande, e credo di parlare a nome di tutte, o quasi ,le mamme. Visto che l’argomento trattato é molto ampio risponderemo a pochi quesiti alla volta cosí che tutto sia il piú chiaro possibile.
Per prima cosa : cos é la logopedia ? Che ruolo svolge il logopedista?
La logopedia è una disciplina sanitaria che si occupa della comunicazione e del linguaggio umani in senso prevalentemente applicativo: cioè studia gli atti comunicativi che le persone producono attraverso vari codici linguistici allo scopo di promuovere, prevenire e riabilitare la comunicazione interpersonale.In tal senso, il logopedista valuta se il problema comunicativo del bambino ha delle caratteristiche patologiche oppure le difficoltà presentate sono solo una componente di ritardo evolutivo a cui seguirà uno sviluppo normale.Il logopedista è l’operatore sanitario che svolge la propria attività nella prevenzione, valutazione e trattamento riabilitativo delle patologie della voce, del linguaggio orale e scritto e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica.
Di quali problemi si occupa?
Il logopedista agisce sulle difficoltà di comunicazione in generale che si suddivide in una componente non verbale (i gesti, la mimica) ed una verbale (il linguaggio vero e proprio). Il linguaggio verbale, in particolare, presenta una componente recettiva ed una produttiva, cioè quanto si comprende nell’ascolto e quanto si dice.
Essendo un riabilitatore, la logopedista prima di iniziare il suo intervento ha bisogno di confrontarsi con un medico specialista, in genere un neuropsichiatra infantile che definisca una diagnosi relativa al disturbo presentato dal bambino.
Infatti, un disturbo del linguaggio come un ritardo o la sua assenza possono dipendere da varie problematiche: l’età in cui si considera il problema corrisponde ai tre anni, ma già a due anni e mezzo si possono individuare delle problematiche che occorre affrontare subito.Se a questa età il bambino non ha ancora prodotto delle paroline è bene chiedere un primo parere al vostro pediatra.
Nel prossimo articolo:
Quando inizia la comunicazione?
Perché i bambini non parlano?
Quando rivolgersi al logopedista?
Ringrazio molto la dott. Emanuela Groccia per la gentilezza e professionalitá con cui sta contribuendo a chiarire i dubbi di noi mamme “ansia” 😅
Unusual mom